L’ex schermidore Andrea Cassarà è stato condannato in primo grado per aver tentato di filmare di nascosto due sedicenni

Andrea Cassarà nel 2017 (Valerio Pennicino/Getty Images)
Andrea Cassarà nel 2017 (Valerio Pennicino/Getty Images)

L’ex schermidore Andrea Cassarà è stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi di carcere per tentata interferenza illecita nella vita privata: secondo l’accusa aveva provato a filmare di nascosto due ragazze sedicenni che si stavano facendo la doccia in un centro sportivo. Inizialmente il reato ipotizzato era produzione di materiale pedopornografico, poi è stato rimodulato appunto in interferenza illecita, che si applica quando qualcuno registra di nascosto audio o video della vita privata di un’altra persona.

La denuncia era stata fatta da una delle due ragazze, che aveva detto di aver visto una mano che teneva un telefono come se la stesse filmando, ma non aveva visto in faccia la persona che lo stava facendo. Cassarà era stato accusato sulla base delle riprese delle telecamere di sicurezza, secondo cui era l’unica persona presente in una zona compatibile col racconto della ragazza in quell’orario.

Cassarà è stato uno dei più noti schermidori italiani e ha vinto diversi ori olimpici, mondiali ed europei nel fioretto. Non gareggia più dal 2022. Nel 2009 era stato accusato di atti osceni nei confronti di una donna, che lo aveva accusato di averla fermata per strada chiedendo un’indicazione per poi mostrarle i suoi genitali: il processo si era concluso con il suo proscioglimento per prescrizione.