L’infermiera di Piombino accusata di aver ucciso quattro pazienti è stata condannata all’ergastolo in via definitiva

(ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)
(ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)

Fausta Bonino, l’infermiera dell’ospedale di Piombino accusata di aver ucciso diversi suoi pazienti fra il 2014 e il 2015 iniettando loro un farmaco non necessario, è stata condannata all’ergastolo in via definitiva dalla Corte di Cassazione. Bonino si è sempre dichiarata innocente e, ai tempi del suo arresto, nel 2016, erano circolati diversi dubbi sulla ricostruzione della procura.

Bonino era accusata di avere somministrato a diversi pazienti grosse dosi di eparina, un anticoagulante, che avrebbe causato loro gravi emorragie interne, uccidendoli.

Il processo è durato circa dieci anni ed è stato piuttosto complesso. In un primo momento Bonino era accusata di 13 morti sospette, poi ridotte a 10. Nel 2022 alla fine del primo processo di appello era stata assolta per tutte e dieci le morti. Poi però la Cassazione aveva chiesto un nuovo processo per quattro di queste morti: il nuovo processo di appello si era concluso nel maggio del 2024 con una condanna all’ergastolo per omicidio plurimo volontario. La Cassazione ha confermato la sentenza.