La banca centrale indiana ha abbassato i tassi di interesse per la prima volta in cinque anni

Venerdì per la prima volta in cinque anni la Reserve Bank of India (la banca centrale indiana) ha deciso di abbassare i tassi di interesse sui propri prestiti: li ha fissati al 6,25 per cento, con una riduzione di 0,25 punti percentuali. I tassi di interesse sono lo strumento con cui le banche centrali tengono sotto controllo le dinamiche che influiscono sui prezzi.
La riduzione è stata decisa nell’ambito di una lieve diminuzione dell’inflazione e di una crescita del PIL (prodotto interno lordo) nel 2024 al di sotto delle aspettative (attorno al 5,4 per cento, quindi comunque molto più alta di molti paesi Occidentali: in Italia è stata intorno allo 0,5 per cento). La diminuzione dei tassi di interesse ha come effetto principale di rendere più convenienti i prestiti e i mutui: questo da una parte favorisce gli investimenti, e quindi potenzialmente la crescita economica, ma dall’altra crea condizioni più favorevoli all’inflazione (cioè l’aumento generalizzato dei prezzi).
La decisione è il primo atto importante del nuovo governatore della banca, Sanjay Malhotra, che ha sostituito a dicembre Shaktikanta Das, più incline a mantenere i tassi di interesse elevati e una politica monetaria più rigida.


