38 persone sono indagate in un’inchiesta su opere d’arte false che venivano vendute ed esposte in Italia e all’estero

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Un’inchiesta in Italia e all’estero coordinata dalla procura di Pisa ha portato al sequestro di 2.100 opere d’arte false che, se vendute, avrebbero fruttato oltre 200 milioni di euro. Tra queste c’erano repliche di artisti molto famosi come Amedeo Modigliani, Banksy, Andy Warhol, Paul Klee, Gustav Klimt, Marc Chagall, Claude Monet, Picasso e Giorgio de Chirico. Le persone indagate al momento sono 38 e devono rispondere a vario titolo di concorso in ricettazione, falsificazione e commercializzazione di falsi.
I dettagli dell’operazione “Cariatide” (dal nome di un dipinto di Modigliani) sono stati resi noti lunedì dalla procuratrice di Pisa, Teresa Angela Camelio, durante una conferenza stampa. Secondo quanto ricostruito, i falsari operavano in laboratori sparsi tra Venezia, Lucca e Pistoia, ma anche in Spagna, Francia e Belgio, e distribuivano le opere false a diverse case d’aste italiane. In particolare i falsi di Banksy e Warhol sono stati esposti in diverse mostre a Mestre (Venezia), Cortona (Arezzo) e Cervia (Ravenna).
Le indagini erano partite a marzo del 2023, dopo che i carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale di Roma avevano sequestrato circa 200 opere d’arte contraffatte a un imprenditore pisano, tra le quali una falsa Cariatide di Modigliani (da cui il nome dell’inchiesta). Le indagini si sono quindi concentrate sui siti internet delle case d’aste italiane e si sono poi allargate all’Europa.
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