Nella regione più popolosa del Pakistan sono state vietate quasi tutte le attività all’aperto a causa dell’inquinamento

Peshawar, in Pakistan, l'11 novembre
Peshawar, in Pakistan, l'11 novembre (AP Photo/Muhammad Sajjad)

Il governo della regione del Punjab – la più popolosa del Pakistan, con 127 milioni di abitanti – ha vietato la maggior parte delle attività all’aperto per via dei livelli di inquinamento raggiunti nell’ultimo mese: lo strato di smog che va dal capoluogo Lahore (la seconda città del paese, con 13 milioni di abitanti) e dal Punjab pakistano verso l’India in questi giorni è visibile anche dallo Spazio, nelle immagini satellitari della NASA. Nei distretti più densamente popolati sono stati vietati gli eventi sportivi, le mostre e i festival all’aperto. Le stesse restrizioni valgono per i ristoranti con una parte all’esterno, mentre alcuni riti religiosi con partecipazione all’aperto sono ancora consentiti.

Venerdì scorso erano già stati chiusi al pubblico parchi e musei, e in diverse zone mercati e negozi hanno dovuto ridurre il loro orario d’apertura. Le scuole di Lahore e delle altre principali città del Punjab avevano già sospeso le lezioni fino al 17 novembre: lunedì il rappresentante dell’UNICEF (il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia) in Pakistan ha detto che la situazione sta mettendo a rischio la salute di 11 milioni di bambini nella regione. L’obbligo di indossare le mascherine protettive, prescritto dal governo, è stato per ora largamente ignorato: le autorità hanno detto che, a causa dello smog, sono aumentati i casi di congiuntiviti e altre infiammazioni agli occhi. Più di 40mila persone sono state curate per disturbi respiratori.

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