L’Italia ricomincerà a finanziare l’UNRWA, l’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi

Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani alla Farnesina, Roma, 25 maggio 2024 (Ansa/Giuseppe Lami)
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani alla Farnesina, Roma, 25 maggio 2024 (Ansa/Giuseppe Lami)

Sabato, dopo un incontro alla sede del ministero degli Esteri con il primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese (ANP) Mohammad Mustafa, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato che l’Italia ricomincerà a finanziare l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA). In una nota inviata alle agenzie stampa, Tajani ha scritto che il governo: «Ha disposto nuovi finanziamenti a favore della popolazione palestinese per un totale di 35 milioni di euro», e che «di questi, 5 milioni saranno destinati a UNRWA».

L’Italia aveva sospeso i finanziamenti all’UNRWA subito dopo l’attacco del 7 ottobre, che ha dato inizio alla guerra in corso; tuttavia la notizia della sospensione era diventata di pubblico dominio soltanto a gennaio, quando lo stesso Tajani ne aveva parlato in un post su X.

L’UNRWA fornisce assistenza umanitaria ai rifugiati palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza, in Giordania, Libano, Siria e Cisgiordania. È stata spesso criticata sia da Israele che da alcuni politici statunitensi conservatori, secondo cui le attività umanitarie svolte dall’agenzia sarebbero in realtà sfruttate o controllate dal gruppo radicale palestinese Hamas, che governa la Striscia di Gaza dal 2007 e con cui Israele è attualmente in guerra.

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