Un gioco particolarmente bello da vedere

Si chiama Age of Comics: The Golden Years, è del tutto indipendente e chiede ai giocatori di mettersi nei panni di una casa editrice di fumetti nella New York degli anni Quaranta

di Viola Stefanello

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Kamchatka è una rubrica mensile di Consumismi in cui proviamo giochi da tavolo per conto vostro e vi diciamo se ci siamo divertiti, cosa ne pensiamo e a chi potrebbero piacere. Non parleremo di grandi classici come Risiko!, ma l’abbiamo chiamata “Kamchatka” perché speriamo di conquistare voi come tutti i giocatori hanno fatto almeno una volta con il più famoso dei suoi territori.

Ogni evento dedicato ai giochi da tavolo che si rispetti mette a disposizione un numero più o meno generoso di titoli da prendere in prestito e provare per una partita, prima di decidere se sborsare una certa somma per acquistarne una copia. È sicuramente il caso del Modena Play, che insieme al Lucca Comics & Games è uno dei festival più attesi dalla comunità italiana di amanti dei giochi: l’edizione di quest’anno è appena passata, e c’erano 28mila metri quadri di superficie espositiva e 2.500 tavoli da gioco.

Nonostante l’ampia scelta succede spesso che ci sia un titolo che attira molta più attenzione degli altri, al punto che si crea una fila piuttosto lunga per provarlo. L’anno scorso a Modena uno di questi giochi era senza dubbio Age of Comics: The Golden Years, perché aveva un aspetto e un tema particolarmente intriganti, ma in quel momento risultava impossibile da acquistare. La minuscola casa editrice che lo pubblica, Lirius Games, aveva infatti scelto come spesso accade di proporlo sulla piattaforma di raccolta fondi Kickstarter, in modo da produrlo soltanto dopo il raggiungimento di un certo numero di sostenitori assicurati, ma nella primavera del 2023 la data di scadenza per sostenere Age of Comics su Kickstarter era passata e non si sapeva bene quando e se il gioco sarebbe mai stato messo in vendita.

Alla fine è successo nell’autunno del 2023. Ma Lirius Games, una startup composta di sole due persone, la portoghese Sónia Gonçalves e l’italiano Giacomo Cimini, ha fatto una scelta atipica: vendere il gioco, che per ora è il primo e unico che hanno realizzato, soltanto sul proprio sito, invece di provare come succede quasi sempre a metterlo in vendita su Amazon e altri negozi online più o meno specializzati. Nella scatola della versione in vendita il regolamento è solo in inglese, ma sul sito del gioco è a disposizione in molte altre lingue, tra cui l’italiano, e non è necessario sapere l’inglese per capire le poche parole che ci sono sul tabellone.

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Come dice il nome, Age of Comics: The Golden Years fa riferimento alla cosiddetta “età dell’oro dei fumetti”, cioè il periodo durato dagli anni Trenta agli anni Cinquanta in cui per la prima volta i fumetti negli Stati Uniti cominciarono a ottenere una certa popolarità di massa, portando alla definizione di archetipi e stili che influenzano ancora oggi il settore. Furono gli anni dell’invenzione di personaggi come Superman, Batman, Wonder Woman e Capitan America, ma anche di molti titoli ancora apprezzati dai collezionisti che non avevano nulla a che fare con i supereroi: western e horror, romantici o d’avventura.

Age of Comics chiede ai giocatori (da uno a quattro) di immaginare di essere un editore di fumetti nella New York di quel periodo. È sostanzialmente un gioco di worker placement (categoria traducibile con “piazzamento dei lavoratori” di cui un po’ avevamo già parlato in questa rubrica) diviso in cinque turni. Ogni turno i partecipanti devono decidere quali azioni svolgeranno i propri lavoratori (che, seguendo il tema del gioco, vengono chiamati “editori”). Le azioni possibili sono sei, ma i lavoratori che si possono impiegare ogni turno sono solo quattro: il gioco si basa sulla necessità di scegliere con particolare attenzione e strategia le proprie mosse all’interno di un numero limitato di azioni. Vince chi fa più punti, in un modo o nell’altro.

– Leggi anche: Un gioco da tavolo per far appassionare ai giochi da tavolo

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In questo senso è un gioco piuttosto classico, che non si discosta dalle meccaniche del genere a cui appartiene. Le partite sono relativamente brevi – la scatola dice 60-110 minuti, ma non è difficile finire in 50 minuti se i giocatori sono abbastanza rodati – e semplice da insegnare. Certo, ci sono un po’ di cose da tenere a mente, ma i calcoli possibili non sono mai troppi, e il gioco finisce per essere molto più semplice e rilassante di molti altri worker placement. Il regolamento però potrebbe essere scritto in modo più chiaro, un piccolo difetto che accomuna spesso i giochi da tavolo indipendenti.

La cosa che lo distingue senza dubbio dai tanti altri titoli del genere è l’attenzione alla grafica. Le tinte tenui del tabellone rendono tutto molto leggibile, e il fatto che sia piuttosto piccolo per gli standard del settore lo rende ideale per chi non ha un tavolo gigantesco da dedicare alle proprie serate con gli amici. A essere davvero notevoli però sono soprattutto i 48 fumetti originali che Gonçalves e Cimini, i creatori del gioco, si sono inventati appositamente per Age of Comics, lavorando insieme con l’illustratrice Laura Guglielmo: ognuno ha uno stile un po’ diverso, in linea con gli standard dell’epoca, cosa che emoziona facilmente gli appassionati di fumetti. Anche tutti gli altri hanno però tutte le ragioni di apprezzare l’attenzione ai dettagli che Lirius Games ha applicato allo sviluppo di questo gioco: in questo senso è valido il giudizio del sito di recensioni La Tana dei Goblin, che l’ha definito «quasi un’opera d’arte».

Age of Comics: The Golden Years si può comprare sul sito di Lirius Games a 65 euro.

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