È morto a 71 anni Franchino, storico vocalist delle discoteche italiane

Franchino nel 2018 (Wikimedia Commons)
Franchino nel 2018 (Wikimedia Commons)

È morto a 71 anni Francesco Principato, meglio noto con il nome d’arte di Franchino, storico DJ italiano considerato dagli appassionati «il re dei vocalist». Si trovava da qualche giorno ricoverato in ospedale: la famiglia ha dato la notizia sui social network.

Franchino nacque a Caronia, in Sicilia, nel 1953, ma gran parte della sua carriera è stata legata alle discoteche della Toscana, a partire dal suo esordio come DJ e speaker nel 1970, al Seven Eleven di Montelupo Fiorentino, un locale che sarebbe poi andato molto di moda negli anni Ottanta. Per un periodo lavorò contemporaneamente come parrucchiere e DJ sull’isola d’Elba durante la stagione turistica, spostandosi in Brasile d’inverno per cantare in un gruppo blues nello stato di Bahia.

Negli anni Ottanta frequentò molto l’isola spagnola di Ibiza, che attirava già allora tantissimi turisti amanti della club music: lì Franchino si appassionò al mestiere del vocalist – l’intrattenitore spesso carismatico che anima le serate nei club e nelle discoteche – e decise di introdurlo nelle proprie serate da DJ. Rolling Stone racconta che l’intuizione di «sovrapporre la sua voce, piuttosto peculiare, ai beat delle selezioni house e techno» lo rese iconico: prima che esistesse YouTube, negli anni Novanta, le sue performance venivano già fatte circolare «vorticosamente» grazie alle registrazioni su musicassetta, insieme a quelle del DJ e producer Ricky Le Roy. Attorno alle sue esibizioni in club come l’Imperiale di Tirrenia, il Cocoricò di Riccione e l’Insomnia di Ponsacco «si venne a creare una mitologia», continua Rolling Stone. Nel 1997 fondò l’etichetta discografica Metempsicosi. Il suo ultimo album, C’era una volta, è del 2022.

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