Il 6 giugno le squadre di Premier League voteranno per abolire il VAR nel campionato inglese

(AP Photo/Rui Vieira)
(AP Photo/Rui Vieira)

Il 6 giugno 2024 le squadre di Premier League voteranno per abolire il VAR, il sistema che prevede la presenza di un altro arbitro in una sala video che può rivedere le azioni alla moviola (cioè al rallentatore) e da varie angolazioni, e richiamare l’arbitro di campo quando pensa che possa aver sbagliato una decisione. Il voto è stato chiesto dal Wolverhampton, una squadra del campionato: affinché passi l’abolizione, che sarà discussa e votata alla prossima assemblea dei club, servirà la maggioranza dei due terzi, quindi quattordici voti a favore su venti.

Il VAR fu introdotto in Premier League nel 2019 e, come in altre competizioni europee e mondiali, si applica a specifiche situazioni di gioco come eventuali calci di rigore, espulsioni e situazioni di fuorigioco prima di un gol segnato (oltre a scambi di persona sui cartellini dati dall’arbitro, più rari). Come scrive BBC Sport, nel campionato inglese la percentuale di decisioni corrette prese dagli arbitri dall’introduzione del VAR è salita dall’82 al 96 per cento. Nonostante questo, nel campionato inglese esiste una parte abbastanza consistente di tifosi, allenatori e addetti ai lavori molto critica nei confronti del VAR.

In questa stagione ci sono stati alcuni errori abbastanza evidenti che il VAR avrebbe potuto segnalare o gestire meglio. Nella quasi totalità dei casi, però, il problema non sta nella tecnologia in sé, ma nel modo in cui viene usata: gli errori non avvengono a causa del VAR, insomma, ma eventualmente degli arbitri che lo adoperano in modo non adeguato. Nel comunicato con cui annunciava la risoluzione, il Wolverhampton ha scritto: «La nostra posizione è che il prezzo che stiamo pagando per un piccolo aumento della precisione è in contrasto con lo spirito del gioco e, di conseguenza, dovremmo rimuoverlo dalla stagione 2024-2025 in poi».