Chef Rubio è stato aggredito e picchiato violentemente davanti a casa sua

Chef Rubio con una kefiah, copricapo tradizionale del mondo arabo usato per sostenere la causa palestinese, durante una manifestazione il 14 febbraio (Matteo Nardone/Pacific Press via ZUMA Press Wire)
Chef Rubio con una kefiah, copricapo tradizionale del mondo arabo usato per sostenere la causa palestinese, durante una manifestazione il 14 febbraio (Matteo Nardone/Pacific Press via ZUMA Press Wire)

Mercoledì sera Chef Rubio, noto personaggio televisivo il cui vero nome è Gabriele Rubini, è stato aggredito davanti a casa sua a Frascati, vicino a Roma. Lo ha detto lui stesso, postando un video su X (Twitter) in cui si vede la sua faccia tumefatta e coperta di sangue. Secondo Rubini, l’aggressione sarebbe stata compiuta da 6 persone, che lo avrebbero aspettato fuori casa e avrebbero bloccato il cancello del palazzo per fermarlo.

Rubini ha attribuito il pestaggio agli «ebrei sionisti» e agli «sgherri della mafia sionista»: in pratica a sostenitori dello stato di Israele, che lo avrebbero aggredito per via del suo aperto sostegno alla causa palestinese, espresso spesso con toni molto forti ed estremamente critici nei confronti di Israele. Le affermazioni di Rubini non sono state confermate dalle autorità e al momento non ci sono elementi per verificarle e identificare gli aggressori. Rubini ha detto di avere una ferita in testa dovuta a una martellata, tagli ed escoriazioni causate da colpi di mattone e una frattura dell’orbita facciale dovuta a «60 pugni mirati».

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