Il 21 maggio ci sarà uno sciopero nazionale dei taxi

Una protesta dei tassisti a Roma, a marzo del 2024 (Cecilia Fabiano/LaPresse)
Una protesta dei tassisti a Roma, a marzo del 2024 (Cecilia Fabiano/LaPresse)

I maggiori sindacati dei tassisti hanno indetto uno sciopero nazionale dalle 8 alle 22 del 21 maggio, e annunciato contestualmente una manifestazione a Roma. Hanno comunicato che il servizio sarà comunque disponibile per alcune categorie, come anziani, persone con disabilità e malati. Lo sciopero e la manifestazione erano stati già annunciati tempo fa, e sono stati confermati dopo l’incontro di mercoledì tra i rappresentanti della categoria e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che secondo i sindacati non avrebbe dato risposte sufficienti su alcuni provvedimenti attesi da tempo per la regolazione delle piattaforme digitali del settore.

All’incontro, secondo quanto dichiarato dal ministero, si sarebbe anche parlato di «preoccupazioni legate alla scarsa disponibilità di autovetture che svolgono il trasporto pubblico di persone nelle grandi città italiane»: è un altro argomento controverso e sgradito alla categoria, che da anni si oppone all’aumento del numero delle licenze che potrebbe ridurre il valore di mercato di quelle in circolazione. Il governo ha introdotto nuove regole lo scorso autunno, alle quali i tassisti si erano opposti, che prevedono che i comuni capoluogo, le città metropolitane e quelle sede di aeroporto possano aumentare il numero di licenze fino a un massimo del 20 per cento. In realtà già da prima i comuni potevano rilasciare nuove licenze, ma non lo avevano quasi mai fatto principalmente per non inimicarsi la categoria dei tassisti: alcune città, come Milano, hanno iniziato da qualche mese a pubblicare bandi.

– Leggi anche: Perché non si riescono a risolvere i problemi dei taxi