Almeno 20 persone sono state uccise a Rafah in alcuni bombardamenti israeliani su tre abitazioni 

Le conseguenze di un bombardamento israeliano nel campo profughi di Nusairat, il 27 aprile (EPA/MOHAMMED SABER/ANSA)
Le conseguenze di un bombardamento israeliano nel campo profughi di Nusairat, il 27 aprile (EPA/MOHAMMED SABER/ANSA)

Nella notte tra domenica e lunedì l’esercito israeliano ha bombardato tre abitazioni a Rafah, la città nel sud della Striscia di Gaza in cui sono rifugiati circa 1,4 milioni di civili palestinesi: almeno 20 persone sono state uccise, tra cui cinque bambini. Israele ha bombardato anche alcune abitazioni nella città di Gaza, nel nord della Striscia, uccidendo almeno quattro persone e ferendone molte altre. Ci sono inoltre stati combattimenti tra i miliziani di Hamas e i soldati israeliani nel campo profughi di Nusairat, che si trova circa 10 chilometri a sud della città di Gaza: secondo i media israeliani due soldati israeliani sono stati uccisi.

– Leggi anche: Israele è pronto ad attaccare Rafah

I bombardamenti israeliani sono stati compiuti poche ore prima di un incontro al Cairo, in Egitto, tra una delegazione di Hamas e alcuni mediatori egiziani e del Qatar per discutere un possibile accordo con Israele per un cessate il fuoco nella Striscia.