La ong World Central Kitchen riprenderà le sue attività nella Striscia di Gaza

José Andrés, fondatore dell'ong World Central Kitchen, durante la cerimonia commemorativa per i sette operatori umanitari uccisi a Gaza lo scorso 1° aprile, Washington, 25 aprile 2024 (Anna Moneymaker/Getty Images)
José Andrés, fondatore dell'ong World Central Kitchen, durante la cerimonia commemorativa per i sette operatori umanitari uccisi a Gaza lo scorso 1° aprile, Washington, 25 aprile 2024 (Anna Moneymaker/Getty Images)

Domenica la ong World Central Kitchen (WCK), che si occupa di fornire aiuti alimentari, ha annunciato che riprenderà le sue attività nella Striscia di Gaza. La ong aveva deciso di interrompere le operazioni nel territorio dopo che lo scorso 1° aprile un attacco aereo israeliano aveva ucciso sette operatori di WCK nella città di Deir al Balah, nel centro della Striscia. «La situazione umanitaria a Gaza rimane disastrosa. Stiamo riavviando la nostra attività con la stessa energia, dignità e attenzione nel nutrire quante più persone possibili», ha scritto la ong nell’annuncio di domenica.

I sette operatori uccisi venivano da diversi paesi: Australia, Polonia e Regno Unito, e poi c’erano due persone con doppia cittadinanza rispettivamente di Stati Uniti e Palestina, e Canada e Palestina, e un autista palestinese. L’esercito israeliano si era scusato per l’attacco, definendolo un «grave errore». Secondo fonti anonime nell’esercito israeliano sentite dal quotidiano Haaretz, l’attacco avrebbe avuto come obiettivo un miliziano di Hamas che sarebbe stato a bordo di un camion nel convoglio di cui facevano parte anche tre auto su cui si trovavano i sette operatori uccisi.