Il Burkina Faso ha sospeso per due settimane le radio “BBC Africa” e “Voice of America”

Il presidente ad interim del Burkina Faso, Ibrahim Traoré (EPA/DONAT SOROKIN)
Il presidente ad interim del Burkina Faso, Ibrahim Traoré (EPA/DONAT SOROKIN)

Venerdì il Conseil Supérieur de la Communication (CSC), l’agenzia governativa che regola l’attività dei media attivi in Burkina Faso, uno stato dell’Africa Occidentale, ha annunciato di aver sospeso per due settimane le emittenti radiofoniche BBC Africa e Voice of America (VOA).

Giovedì BBC e VOA avevano dato notizia di un rapporto di Human Rights Watch (HRW) secondo cui, a febbraio, l’esercito del paese avrebbe ucciso 223 civili, tra cui almeno 56 bambini, nei due villaggi di Nondin e Soroe. Il CSC ha detto che il rapporto di HRW contiene delle dichiarazioni «affrettate e faziose» che mettono in cattiva luce l’esercito, e che la sua diffusione potrebbe creare problemi di ordine pubblico. Tonssira Myrian Corine Sanou, una portavoce del CSC, ha chiesto agli altri media del paese di non dare notizia del rapporto.

HRW ha scritto che, per redigere il rapporto, tra febbraio e marzo ha intervistato decine di testimoni, e che ha analizzato video e fotografie condivisi dalle persone sopravvissute. Ha inoltre descritto le azioni dell’esercito a Nondin e Soroe come un «massacro» parte di una più generale «campagna militare» contro civili accusati di collaborare con alcuni gruppi armati antigovernativi.

Il Burkina Faso fu una colonia francese fino al 1960: nei decenni successivi ha avuto rapporti abbastanza stretti con la Francia, che sono peggiorati decisamente dopo due colpi di stato nel 2022. Nel 2023 la Francia aveva richiamato il proprio ambasciatore in Burkina Faso. È governato da una giunta militare guidata dal capitano Ibrahim Traoré, che ha preso il potere con un colpo di stato nel settembre 2022, otto mesi dopo che un precedente colpo di stato aveva rovesciato il presidente democraticamente eletto Roch Marc Kabore.