Alessandro D’Adamo è stato rimosso da assessore al Bilancio del comune di Bari perché indagato per truffa aggravata

Un'immagine tratta da un video in cui D'Adamo presentava il bilancio di previsione del comune
Un'immagine tratta da un video in cui D'Adamo presentava il bilancio di previsione del comune

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha detto di aver rimosso da assessore al Bilancio del comune Alessandro D’Adamo, dopo aver saputo che è indagato dalla Procura europea per truffa aggravata e fatture false. L’indagine non c’entra con l’attività politica di D’Adamo ma riguarda una società di cui è rappresentante legale, che secondo la procura europea avrebbe ottenuto illecitamente fondi europei e avrebbe emesso fatture per operazioni finanziarie in realtà mai avvenute. La Procura europea, attiva dal 2021, ha tra le altre cose il compito di indagare e perseguire i reati contro gli interessi economici e finanziari dell’Unione Europea.

È indagata anche la sorella di D’Adamo, Annalisa, e una terza persona di cui non è stata diffusa l’identità. La società coinvolta si chiama Kronos ed è un’associazione che si occupa di formazione. Oltre a questa ci sono altre due società coinvolte nell’indagine. Lunedì mattina la Guardia di Finanza di Bari ha fatto perquisizioni negli uffici della società e nelle case delle persone indagate.

Quella su D’Adamo è l’ultima di una serie di indagini emerse di recente che hanno riguardato le giunte di centrosinistra che governano il comune di Bari e la regione Puglia. D’Adamo fa parte del movimento politico Sud al Centro, che sostiene la giunta di centrosinistra di Decaro (del Partito Democratico).

Su Bari sono in corso due indagini per le quali il governo ha pure annunciato di aver avviato la procedura per valutare lo scioglimento del comune per mafia. In una di queste è stata arrestata con l’accusa di voto di scambio Maria Carmen Lorusso, eletta consigliera nel 2019 in una lista di centrodestra ma poi passata a sostenere la maggioranza di Decaro. In un’inchiesta sulla regione Puglia, invece, è indagata per voto di scambio Anita Maurodinoia, sempre del PD, che negli scorsi giorni si è dimessa da assessora regionale ai Trasporti. Infine giovedì scorso Alfonso Pisicchio, ex assessore all’Urbanistica della Regione Puglia tra il 2017 e il 2020, è stato messo agli arresti domiciliari in un’inchiesta su presunti appalti truccati.