Tre figli di Ismail Haniyeh, il leader politico di Hamas, sono stati uccisi a Gaza da un bombardamento israeliano

Ismail Haniyeh (AP Photo/Vahid Salemi)
Ismail Haniyeh (AP Photo/Vahid Salemi)

Tre figli (Hazem, Amir e Mohammad) di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas, sono stati uccisi da un bombardamento israeliano sul campo profughi di al Shati, nel nord della Striscia di Gaza. La notizia è stata confermata mercoledì dallo stesso Haniyeh.

Hanyeh è il capo del Politburo di Hamas, l’ente che si trova in cima all’organigramma del gruppo: è un consiglio di 15 membri di cui fanno parte soltanto figure politiche, e ha sede in Qatar, dove Haniyeh risiede tuttora.

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«Le nostre richieste sono chiare e non faremo concessioni. Il nemico [Israele] sta delirando se crede che colpire i miei figli nel momento cruciale delle negoziazioni [per il cessate il fuoco] farà cambiare posizione ad Hamas», ha detto Haniyeh ad Al Jazeera. Questa settimana in Egitto sono cominciate nuove negoziazioni per un possibile cessate il fuoco nella Striscia, dopo che tutti i precedenti tentativi erano finiti senza un accordo a causa delle richieste inconciliabili di Hamas e di Israele.