Si cercano di salvare dall’estinzione anche certi funghi
In Gran Bretagna un gruppo di scienziati sposterà dei pezzi di legno da boschi scozzesi a boschi inglesi per favorire la conservazione di una specie molto rara
Il fungo indicato col nome scientifico Hypocreopsis lichenoides e chiamato in inglese “willow gloves”, “guanti di salice”, è piuttosto raro, in Gran Bretagna in modo particolare: i micologi, cioè gli scienziati che studiano i funghi, conoscono solo due boschi scozzesi in cui lo si può trovare, e in uno di questi si trovano quasi unicamente su un solo albero caduto. Il Guardian ha raccontato che per questo un gruppo di micologi, guidato da Chris Knowles, progetta di spostare alcuni “guanti di salice” dalla Scozia ad alcuni boschi dell’Inghilterra, con l’idea di evitarne l’estinzione.
I “guanti di salice” sono funghi che crescono sul legno morto. Il loro nome comune è ispirato all’aspetto del loro corpo fruttifero, cioè della loro parte visibile: sono di colore marrone e somiglierebbero a guanti per lavare i piatti. Si pensa che in Gran Bretagna rischino di estinguersi perché basterebbe molto poco per farli scomparire anche dai luoghi in cui si trovano attualmente: basterebbe per esempio lo spostamento dall’albero morto, per attività umane o per un fenomeno meteorologico intenso.
Per spostare i funghi i micologi progettano di rimuovere parzialmente la corteccia degli alberi su cui si trovano e una parte del legno al di sotto, e poi portarli in Cumbria, la regione del nord-ovest dell’Inghilterra in cui si trova il Lake District National Park. Lì vogliono legare i pezzi di legno contenenti il micelio, cioè il “corpo” dei funghi, ad altri alberi, con una specie di innesto: la speranza è che i guanti di salice colonizzino i nuovi alberi. L’idea è di provare varie tecniche per massimizzare le possibilità di successo.
I micologi hanno scelto la Cumbria perché è l’ultima regione inglese in cui la specie era stata osservata, circa cinquant’anni fa: le condizioni climatiche dovrebbero essere ancora adatte per ospitarla. Più nel dettaglio i pezzi di legno contenenti Hypocreopsis lichenoides saranno collocati all’interno di una riserva naturale in cui si trovano molte piante di salice.
Non è detto che l’operazione abbia successo anche perché Hypocreopsis lichenoides è una specie parassita che vive in simbiosi con un’altra specie di funghi, Hydnoporia tabacina, che si trova principalmente nel legno di salice marcescente. Per verificare l’esito del progetto un gruppo di volontari farà osservazioni periodiche nei boschi della Cumbria scelti per il trasferimento nel corso di cinque anni.
I guanti di salice in particolare sono «funghi stupefacenti, quasi unici per il loro aspetto» e «non ancora del tutto compresi». Matt Wainhouse, un esperto di funghi e licheni dell’ente pubblico britannico Natural England, che si occupa di preservare l’ambiente naturale, ha detto che generalmente è difficile ottenere fondi per progetti volti a proteggere i funghi, specialmente le specie che crescono su alberi morti, perché sono poco considerate o reputate alla stregua di malattie delle piante. Negli ultimi tempi tuttavia le conoscenze sui funghi stanno aumentando e le cose stanno cambiando.
Di recente sono stati prodotti vari documentari e libri divulgativi sui funghi, come Funghi fantastici di Louie Schwartzberg e L’ordine nascosto di Merlin Sheldrake. La scorsa estate un gruppo internazionale di micologi ha proposto di cominciare a usare l’espressione “funga”, mutuata da “flora” e “fauna”, per trasmettere l’idea che anche questi esseri viventi meritino l’interesse, l’attenzione e la protezione normalmente riservati a piante e animali.
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