Due delegazioni di Israele e Stati Uniti si incontreranno per discutere del piano israeliano per l’invasione della città di Rafah

(Lior Mizrahi/Getty Images)
(Lior Mizrahi/Getty Images)

Lunedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente statunitense Joe Biden hanno annunciato che nei prossimi giorni due delegazioni dei rispettivi paesi si incontreranno a Washington, la capitale degli Stati Uniti, per parlare del discusso piano per l’invasione israeliana nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, l’unica che ancora non è stata invasa da Israele. Il Consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan, ha detto che durante gli incontri i funzionari statunitensi proporranno un «approccio alternativo» per permettere a Israele di trovare e imprigionare i militanti del gruppo radicale palestinese Hamas senza dovere invadere Rafah.

Il piano era stato approvato dal gabinetto di guerra israeliano venerdì scorso: prevede l’evacuazione della zona di Rafah e il successivo attacco. Non è chiaro al momento come dovrebbe procedere questa evacuazione. Fonti militari parlano della costruzione di aree di protezione umanitaria nella zona centrale della Striscia, ma sembra un piano di difficile realizzazione.

A Rafah hanno trovato rifugio quasi un milione e mezzo di palestinesi in fuga dalle altre aree della Striscia. Le organizzazioni internazionali e gli alleati di Israele, tra cui gli Stati Uniti, si sono sempre opposti a un attacco militare nella zona a causa delle gravi conseguenze che questo avrebbe sulla popolazione civile. Governo ed esercito israeliani invece ritengono che a Rafah abbiano trovato rifugio anche i militanti di Hamas ancora attivi.

– Leggi anche: Israele ha un piano per attaccare via terra la zona di Rafah