Martin Sellner, un politico austriaco di estrema destra, è stato fermato dalla polizia svizzera mentre parlava a un evento

Manifestazione contro l'estrema destra: nel cartello tenuto da un manifestante ci sono l'austriaco Martin Sellner, il leader di Alternative für Deutschland (AfD) Björn Höcke e l'estremista di destra Götz Kubitschek. Berlino, 17 gennaio 2024 (Sean Gallup/Getty Images)
Manifestazione contro l'estrema destra: nel cartello tenuto da un manifestante ci sono l'austriaco Martin Sellner, il leader di Alternative für Deutschland (AfD) Björn Höcke e l'estremista di destra Götz Kubitschek. Berlino, 17 gennaio 2024 (Sean Gallup/Getty Images)

Sabato 16 marzo Martin Sellner, un politico austriaco di estrema destra, è stato fermato dalla polizia svizzera mentre parlava a un evento nel canton Argovia, nel nord del paese. Martin Sellner è fondatore e leader del Movimento Identitario Austriaco e una figura influente dell’estrema destra tedesca e austriaca. Sellner era stato invitato nella città di Tegerfelden per parlare a una conferenza organizzata da un gruppo locale di estrema destra, “Junge Tat”, che come Sellner sostiene il concetto di “remigrazione”, un piano di espulsioni su larga scala delle persone richiedenti asilo, delle persone migranti con permesso di soggiorno e anche di cittadini di origine straniera.

– Leggi anche: In Germania l’estrema destra ha un piano per l’espulsione di massa delle persone immigrate

Durante la conferenza, alla quale erano presenti circa cento persone, la polizia è intervenuta, ha bloccato Sellner e lo ha allontanato dalla sala. Domenica, in mattinata, la polizia cantonale di Argovia ha confermato quanto accaduto spiegando che la proprietaria della sala aveva risolto il contratto di affitto dopo essere venuta a conoscenza del tema dell’incontro, ma che gli organizzatori avevano comunque deciso di non annullare l’evento: «Per garantire la sicurezza ed evitare scontri, l’oratore dell’evento è stato fermato e portato via dalla sala». Martin Sellner sul proprio profilo di X ha scritto: «Oggi la polizia del canton Argovia ha fatto irruzione durante la presentazione del mio libro sulla remigrazione, ha staccato la corrente, mi ha ammanettato e mi ha portato via. Non mi sarà permesso entrare nel cantone per i prossimi due mesi».