Elon Musk ha fatto causa a OpenAI e al suo cofondatore Sam Altman per aver violato il contratto che creò la startup

Sam Altman durante un evento organizzato da OpenAI (Justin Sullivan/Getty Images)
Sam Altman durante un evento organizzato da OpenAI (Justin Sullivan/Getty Images)

Il noto imprenditore e miliardario Elon Musk ha fatto causa a OpenAI, l’azienda che sviluppa il software ChatGPT, ai suoi cofondatori Sam Altman e Greg Brockman e ad altri. Secondo Musk, avrebbero violato il contratto con cui venne fondata la startup, per cercare di guadagnare attraverso i sistemi di intelligenza artificiale. OpenAI fu fondata nel 2015 da Altman, Brockman e Musk stesso, fra gli altri, come società non profit per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità, e non per profitto.

Fra gli aspetti problematici menzionati nei documenti dell’accusa c’è la decisione di OpenAI di non rendere open source (cioè liberamente studiabile e modificabile) GPT-4, la versione più avanzata del programma alla base del chatbot ChatGPT. Negli ultimi anni inoltre OpenAI ha iniziato a collaborare sempre più strettamente con Microsoft, che aveva finanziato la startup con diversi miliardi di dollari e che ha ottenuto licenze commerciali esclusive. Musk, che lasciò l’azienda nel 2018, è stato fra i commentatori più critici dell’alleanza fra Microsoft e OpenAI.

A novembre Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, era stato improvvisamente licenziato dal consiglio di amministrazione e poi riassunto pochi giorni dopo. Molti hanno visto fra le cause principali delle confusa vicenda il contrasto fra Altman, che negli ultimi anni ha spinto fortemente per una commercializzazione rapida delle tecnologie sviluppate da OpenAI, e il consiglio di amministrazione, che con ogni probabilità premeva per uno sviluppo più cauto e una maggiore attenzione agli ipotetici pericoli che tecnologie di intelligenza artificiale sempre più avanzate potrebbero generare.

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