Il Brasile ha richiamato il suo ambasciatore in Israele dopo che Lula è stato dichiarato “persona non grata” nel paese

Il presidente brasiliano Lula insieme a due cittadine brasiliane rientrate dalla Striscia di Gaza a novembre
Il presidente brasiliano Lula insieme a due cittadine brasiliane appena arrivate a Brasilia dalla Striscia di Gaza il 13 novembre 2023, insieme ad altri 30 connazionali (AP Photo/Eraldo Peres)

Lunedì il Brasile ha richiamato il proprio ambasciatore in Israele, Federico Mayer, secondo una fonte nel ministero degli Esteri brasiliano dell’agenzia di stampa Reuters. È successo dopo che il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha dichiarato il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva “persona non grata” in Israele per aver paragonato le azioni militari di Israele nella Striscia di Gaza alla Shoah, cioè al genocidio degli ebrei europei durante la Seconda guerra mondiale.

L’espressione in latino “persona non grata” (letteralmente significa “persona non gradita”) è solitamente usata nel gergo diplomatico per riferirsi a rappresentanti di un paese la cui presenza non è accettata nel proprio. Solitamente dopo che un ambasciatore viene dichiarato “persona non grata” nel paese in cui ha un incarico diplomatico viene richiamato in patria, anche perché tra le altre cose lo status di “persona non grata” lo priva dell’immunità diplomatica.

Lula ha commentato la guerra a Gaza da Addis Abeba, in Etiopia, domenica, durante una riunione dell’Unione Africana. Parlando con i giornalisti ha detto: «Ciò che sta succedendo a Gaza non è una guerra, è un genocidio. Non è una guerra di soldati contro soldati, ma una guerra tra un esercito bene addestrato e donne e bambini». Il presidente brasiliano ha anche paragonato più direttamente la situazione a Gaza con la Shoah: «Quello che sta succedendo al popolo palestinese non ha paralleli nella Storia. Anzi, ne ha uno: quando Hitler decise di sterminare gli ebrei».

Katz ha detto a Mayer che Lula sarà “persona non grata” in Israele finché non ritirerà le proprie dichiarazioni di domenica. Il ministro degli Esteri israeliano aveva convocato Mayer per parlare di quanto detto da Lula allo Yad Vashem, il memoriale e museo della Shoah di Gerusalemme.