L’esercito giapponese permetterà alle nuove reclute di avere i capelli lunghi

(Akio Kon/Bloomberg/AP)
(Akio Kon/Bloomberg/AP)

Sabato 18 febbraio il ministro della Difesa giapponese ha annunciato che alle nuove reclute dell’esercito sarà permesso avere i capelli lunghi, con l’obiettivo di invogliare più persone ad arruolarsi. Finora le regole sulla lunghezza dei capelli per le reclute erano molto severe: agli uomini era richiesto di avere i capelli rasati, e alle donne i capelli corti. Da aprile le regole verranno modificate: gli uomini dovranno avere i capelli rasati ai lati e dietro, ma potranno farli crescere più lunghi sulla parte superiore, mentre le donne potranno avere i capelli lunghi, che però dovranno essere tenuti legati in modo da non cadere sulle spalle quando si indossa l’uniforme.

Secondo le autorità giapponesi l’esercito attualmente sta operando al 10 per cento al di sotto delle proprie capacità, a causa della difficoltà di attrarre nuove reclute. A questo contribuisce il fatto che il tasso di natalità nel paese è sempre più in calo, ma il reclutamento è stato ostacolato anche dalla scarsa retribuzione e da alcuni casi di molestie sessuali.

Va specificato che il Giappone non ha un esercito vero e proprio: quando fu scritta la Costituzione, nel 1947, il Giappone aveva trascorso quasi 30 anni sotto un regime militare e imperialista, e per evitare che una situazione del genere si ripetesse gli Stati Uniti decisero di impedire costituzionalmente che il Giappone possedesse un esercito. Di fatto quindi il paese non ha un esercito, ma un corpo chiamato “Forze di autodifesa” con il solo compito di difendere il territorio nazionale da eventuali attacchi o invasioni esterne e che non può essere impiegato in missioni armate all’estero.

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