Un ex funzionario della CIA è stato condannato a 40 anni di carcere per aver fornito migliaia di documenti riservati a Wikileaks

Joshua Schulte in un ritratto disegnato durante un'udienza in tribunale a New York, il 4 marzo del 2020
Joshua Schulte in un ritratto disegnato durante un'udienza in tribunale a New York, il 4 marzo del 2020 (Elizabeth Williams via AP)

Un ex funzionario della CIA, l’agenzia statunitense di intelligence per l’estero, è stato condannato a 40 anni di carcere per aver consegnato documenti riservati e altro materiale a Wikileaks, l’organizzazione internazionale che riceve e diffonde in maniera anonima documenti coperti da segreto. Joshua Schulte, che ha 35 anni, è stato giudicato colpevole di aver fornito a Wikileaks 8.761 documenti e materiali riservati nel 2017; secondo la procura di New York, aveva anche passato a Wikileaks una serie di strumenti informatici che la CIA utilizza per hackerare gli smartphone, in modo da poter ascoltare quello che dicono i loro proprietari. Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha detto che quella compiuta da Schulte è la più grande violazione di dati nella storia della CIA. Per il procuratore di New York Damian Williams è una delle fughe di documenti più «sfrontate» nella storia del paese.

Schulte, che era stato arrestato nell’agosto del 2017, ha sempre negato le accuse contro di lui. Era già stato giudicato colpevole di diversi capi d’accusa durante tre diversi processi federali tenuti tra il 2020 e il 2023. Giovedì è stato condannato per reati relativi a spionaggio, hackeraggio, oltraggio alla Corte e falsa testimonianza all’FBI. È anche stato condannato per possesso di materiale pedopornografico, un reato per cui era già stato giudicato colpevole nel 2023.