Dopo le proteste degli agricoltori, il governo francese ha detto che non ridurrà le agevolazioni fiscali sui carburanti per trattori

Agricoltori bloccano una rotonda a Fontainebleau, a sud di Parigi (AP Photo/Thibault Camus)
Agricoltori bloccano una rotonda a Fontainebleau, a sud di Parigi (AP Photo/Thibault Camus)

Il primo ministro francese Gabriel Attal ha annunciato che il suo governo non ridurrà le agevolazioni fiscali sull’acquisto del carburante usato dai trattori, ritirando di fatto una misura che era stata molto criticata dagli agricoltori e aveva contribuito a causare estese proteste. Da martedì gli agricoltori stanno bloccando l’accesso ad alcune strade e autostrade del paese: venerdì pomeriggio per esempio circa 50 manifestanti hanno bloccato un tratto dell’autostrada A13 vicino a Gaillon, circa 100 chilometri a ovest di Parigi.

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Gli agricoltori chiedono misure d’emergenza per sostenere la loro attività e denunciano il basso livello dei loro redditi e gli eccessivi oneri amministrativi e burocratici a cui sarebbero sottoposti. Una delle loro richieste principali era proprio il mantenimento delle agevolazioni fiscali per l’acquisto del carburante usato dai trattori, che il governo aveva intenzione di ridurre gradualmente.

Alexandre Plateau, un rappresentante della FNSEA (il principale sindacato francese di categoria), ha detto che comunque le soluzioni proposte da Attal «non sono soddisfacenti» e rispondono solo in piccola parte alle richieste degli agricoltori. Anche Laurence Marandola, portavoce di un altro sindacato del settore, ha definito l’annuncio come «decisamente insufficiente».

Le proteste in corso in Francia si inseriscono in una serie di manifestazioni organizzate nelle ultime settimane dagli agricoltori in diversi paesi europei.

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