In Thailandia un uomo è stato condannato a 50 anni di carcere per aver criticato la monarchia

Una cerimonia per celebrare il compleanno del re della Thailandia
Una cerimonia organizzata a Bangkok per celebrare il compleanno del re Maha Vajiralongkorn, il 28 luglio del 2023 (Lauren DeCicca/Getty Images)

Un tribunale thailandese ha condannato un uomo a 50 anni di carcere per aver fatto dei commenti considerati diffamatori nei confronti della monarchia del paese, guidata dal re Maha Vajiralongkorn. Secondo la BBC è la sentenza più alta che sia mai stata emessa per il reato di lesa maestà, per il quale già nel 2021 una donna era stata condannata a 43 anni di carcere.

L’uomo condannato si chiama Mongkol Thirakot, ha 30 anni ed è originario della provincia di Chiang Rai, nella zona nord del paese. È accusato di aver pubblicato su Facebook, tre anni fa, alcuni post e commenti critici della monarchia, il cui contenuto non è stato reso pubblico.

Inizialmente era stato condannato a 28 anni di carcere, ma giovedì una Corte d’appello ne ha aggiunti altri 22, portando la condanna a un totale di 50 anni di reclusione. Il giudice ha detto di aver comunque ridotto di un terzo la durata totale della condanna, grazie all’atteggiamento collaborativo mantenuto da Thirakot con le autorità.

L’articolo 112 del codice penale punisce con un massimo massimo di 15 anni di carcere i cittadini thailandesi che criticano o insultano la corona. Le condanne sono cumulabili per ogni singolo commento o manifestazione critica di cui si è ritenuti colpevoli.

La norma era stata brevemente sospesa nei primi anni del regno di Vajiralongkorn, iniziato nel 2016, ma è stata reintrodotta nel 2020 a seguito di alcune grandi proteste contro il governo e la monarchia. Secondo l’associazione “Avvocati thailandesi per i diritti umani”, dal 2020 in poi almeno 262 persone sono state accusate del reato di lesa maestà.