A Roma una persona è stata uccisa e una ferita con colpi di arma da fuoco nella zona periferica di Corviale

un'auto dei carabinieri sul luogo degli spari
(ANSA)

Lunedì sera a Roma attorno alle 19:30 in via Odoardo Tabacchi, nella zona periferica di Corviale, nel sud-ovest della città, due persone sono state colpite con dei colpi di arma da fuoco: una di loro, colpita al torace, è morta dopo l’arrivo dei soccorsi. L’altra è stata ferita a una gamba. I colpi, in tutto 11, sarebbero stati sparati da una o più persone a bordo di una Fiat Panda di colore chiaro. Le due persone colpite sono state soccorse dai residenti e dai passanti.

Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto. È ancora da chiarire il numero di persone coinvolte nell’attacco e anche se i due colpiti fossero accompagnati da altre persone che sono scappate durante l’attacco. Le cause non sono ancora state chiarite, ma si ipotizza che abbiano a che fare con il traffico di droghe. Le indagini dovranno anche ricostruire il percorso dell’auto prima e dopo l’attacco, e se le persone coinvolte si fossero date appuntamento.

La persona morta è Cristiano Molè, di 33 anni, con precedenti penali. Era vicino alla ‘ndrina (un nucleo della ‘ndrangheta, la mafia calabrese) dei Molè, attiva anche a Roma. Nel 2014 era stato ferito alle gambe da dei colpi di arma da fuoco a Bravetta, un’altra zona di Roma non molto distante dal luogo in cui è stato ucciso lunedì.

L’attacco è avvenuto davanti al Nuovo Corviale, un grande complesso residenziale nella periferia sudovest di Roma, composto da tre diversi edifici, di cui i due più grandi sono lunghi quasi un chilometro. Per le sue dimensioni è chiamato anche “il serpentone”. I suoi abitanti vivono spesso in condizioni difficili, ed è considerato un simbolo del degrado della periferia romana.