La giornalista E. Jean Carroll ha chiesto 10 milioni di dollari di risarcimento per le affermazioni fatte da Donald Trump su di lei

(Stephanie Keith/Getty Images)
(Stephanie Keith/Getty Images)

La scrittrice e giornalista E. Jean Carroll, già nota per aver vinto una causa civile per stupro contro l’ex presidente statunitense Donald Trump, gli ha chiesto un risarcimento di 10 milioni di dollari (circa 9,2 milioni di euro). Carroll sostiene che la sua immagine sia stata danneggiata da varie affermazioni che Trump aveva fatto contro di lei nel 2019, quando il caso era emerso per la prima volta. All’epoca, Carroll aveva scritto un articolo su New York Magazine in cui sosteneva che l’ex presidente l’avesse stuprata 23 anni prima. Trump aveva definito la sua accusa «totalmente falsa», ma nel 2023 una giuria di New York aveva invece dichiarato che l’aggressione sessuale era avvenuta e le aveva assegnato 5 milioni di dollari di risarcimento.

Il processo per danno d’immagine iniziato oggi è separato da quello dell’anno scorso: in questo caso, una giuria di New York sarà chiamata principalmente a decidere di quanti soldi Trump le debba versare. Il giudice Lewis Kaplan, che presiede la corte, ha avvertito pubblicamente Trump di non provare a «offrire qualsiasi testimonianza, prova o argomento che suggerisca o implichi che lui non abbia davvero aggredito sessualmente Carroll, che lei abbia inventato l’aggressione o che avesse qualche motivo per farlo».

In passato Trump, che al momento è impegnato nelle primarie del Partito Repubblicano, aveva commentato la sentenza ribadendo la teoria complottista secondo cui i molti casi giudiziari in cui è coinvolto sarebbero stati avviati per motivi politici. Oltre a questa causa civile, nei prossimi mesi Trump dovrà affrontare vari processi penali: è accusato, tra le varie cose, di aver tentato di sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali del 2020 e di aver trattenuto dei documenti governativi riservati nella propria villa di Mar-a-Lago, in Florida.