Il parlamento albanese ha tolto l’immunità all’ex primo ministro Sali Berisha, indagato per corruzione

Un fumogeno acceso giovedì da un deputato di opposizione nel parlamento albanese (AP Photo/Armando Babani)
Un fumogeno acceso giovedì da un deputato di opposizione nel parlamento albanese (AP Photo/Armando Babani)

Giovedì il parlamento monocamerale albanese ha tolto l’immunità parlamentare a Sali Berisha, ex primo ministro e leader del Partito Democratico d’Albania, di centrodestra e oggi principale partito di opposizione. La richiesta di togliere l’immunità a Berisha era stata presentata da una procura albanese che sta indagando su un presunto caso di corruzione che lo coinvolge: è stata approvata con i soli voti della maggioranza del primo ministro socialista Edi Rama, e ha provocato una grossa protesta da parte dei parlamentari di opposizione, che durante la seduta hanno anche acceso un fumogeno e rovesciato alcune sedie. Il voto del parlamento potrebbe quindi permettere l’arresto di Berisha.

Lo scorso ottobre Berisha e suo genero erano stati rinviati a giudizio con l’accusa di corruzione nell’ambito di un’indagine che riguarda una presunta operazione con cui Berisha avrebbe sfruttato la sua influenza come primo ministro per ottenere vantaggi economici dalla privatizzazione di alcuni terreni di proprietà del club calcistico di Tirana, FK Partizani. Su quei terreni era poi stato costruito un centro commerciale in cui aveva un interesse suo genero. Quest’ultimo era stato arrestato, diversamente da Berisha, che aveva beneficiato dell’immunità parlamentare.

Berisha è uno dei politici più potenti e influenti dell’Albania post-comunista – è stato presidente dal 1992 al 1997 e poi primo ministro dal 2005 al 2013 – e sostiene che si tratti di una persecuzione giudiziaria orchestrata dal governo di Rama, che è il capo del Partito Socialista, al governo in Albania ininterrottamente dal 2013.

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