Il parlamento della Thailandia ha approvato il primo passaggio dell’iter per la legalizzazione delle unioni omosessuali

persone sotto una bandiera arcobaleno
Il Pride di Bangkok (Lauren DeCicca/Getty Images)

Il parlamento della Thailandia ha approvato in via preliminare con un voto quasi unanime quattro disegni di legge per legalizzare le unioni omosessuali: 360 parlamentari, sui 371 presenti, hanno votato favorevolmente. Sarà quindi creata una commissione che creerà un testo unitario, che dovrà essere approvato a sua volta dal parlamento. Le quattro proposte di legge erano state presentate rispettivamente dal partito al governo, da delle associazioni per i diritti civili e da due diversi partiti di opposizione. La comunità LGBTQ+ thailandese è particolarmente attiva e visibile. Il governo ha detto che un sondaggio condotto a novembre indica che il 96,6 per cento della popolazione approva il provvedimento. Se sarà approvato in via definitiva, la Thailandia sarà il terzo paese asiatico a legalizzare le unioni omosessuali, dopo Taiwan e il Nepal.

Il vice primo ministro Somsak Thepsuthin ha detto che la bozza della legge emenderà alcuni articoli del codice civile in modo da permettere «a persone che si amano, a prescindere dal loro genere, di fidanzarsi e sposarsi» e ha aggiunto che «questo comporterà diritti, responsabilità e lo status di famiglia uguali a quelli attualmente previsti dal matrimonio fra un uomo e una donna».

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