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  • Mercoledì 6 dicembre 2023

La presunta truffa dei tabaccai al gioco del lotto

La procura di Torino sta indagando su alcuni casi sospetti di ingenti vincite in città, legate a giocate intensive effettuate da poche persone

(LaPresse)
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La procura di Torino sta indagando su una presunta truffa commessa da uno o più tabaccai della città, sospettati di avere provato ad accumulare vincite al lotto e forse ad altre lotterie utilizzando intensivamente i terminali per inviare le giocate. Molti dettagli sulla vicenda e sulle prove raccolte finora non sono ancora completamente chiari, ma secondo Repubblica oltre a diverse vincite intorno ai «sei e settemila euro» ci sarebbero stati casi di combinazioni vincenti da «70mila euro e poi quasi 100mila».

Le prime indagini erano state avviate nel 2021 in seguito ad alcune anomalie riscontrate dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che tra le altre cose ha competenze sulla tassazione legata al gioco del lotto e alle giocate di altro tipo che si effettuano in tabaccheria tramite i suoi terminali. Proprio uno di questi nella zona di Torino aveva registrato in poco tempo un numero di vincite al di sopra della media, al punto da far partire una segnalazione verso la procura per effettuare alcune verifiche.

Inizialmente si era ipotizzato che nella tabaccheria fosse stato elaborato un “sistema”, cioè uno di quegli schemi che seguono alcuni gruppi di giocatori per provare a massimizzare le loro probabilità di vincita (spesso su basi matematiche inconsistenti), e che questo potesse giustificare l’alto numero di giocate. Ulteriori approfondimenti avevano però portato alla formulazione di un’ipotesi meno elaborata: sembra che il tabaccaio si fosse messo d’accordo con alcuni familiari e amici per effettuare costantemente delle giocate al terminale durante tutta la giornata. Le giocate non venivano registrate per il pagamento immediato (in alcuni casi possono essere stampate in anticipo prima della vendita ai clienti) e in caso di vincita non venivano contabilizzate in maniera adeguata, sempre secondo le ipotesi della procura raccolte da Repubblica. Al momento le informazioni sono frammentarie e vaghe, mancano inoltre molti dettagli: non è per esempio chiaro come fosse evitato l’effettivo pagamento delle giocate, considerato che i terminali hanno vari sistemi di controllo.

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha disabilitato il terminale del tabaccaio mentre le indagini stanno proseguendo per capire dove sia stato raccolto il denaro delle vincite. A inizio dicembre sono state perquisite le abitazioni delle persone sospettate di essere coinvolte nella presunta truffa, che potrebbe avere riguardato almeno un altro tabaccaio sempre nella provincia di Torino, forse legato al primo caso in città.