L’immobiliarista Danilo Coppola, accusato del fallimento di diverse società e latitante da un anno, è stato arrestato ad Abu Dhabi

Danilo Coppola nel 2011 (ANSA/ GIOIA BOTTEGHI)
Danilo Coppola nel 2011 (ANSA/ GIOIA BOTTEGHI)

L’imprenditore immobiliare Danilo Coppola, condannato in Italia a 7 anni di carcere per la bancarotta di tre società immobiliari, è stato arrestato ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Coppola era latitante dall’agosto del 2022, quando era stata emessa la condanna definitiva nei suoi confronti. Prima di andare negli Emirati Arabi Uniti, Coppola si era rifugiato in Svizzera, le cui autorità avevano rifiutato di estradarlo in Italia: sembra si sia recato ad Abu Dhabi per una gita turistica. Ora è attesa la sua estradizione.

Coppola era stato condannato perché i fallimenti di tre società amministrate da lui sarebbero derivati da suoi comportamenti illeciti. Le società fallite sono Gruppo Immobiliare 2004, nel 2013, Mib Prima nel 2015 e Porta Vittoria, società incaricata della riqualificazione di un quartiere di Milano, nel 2016. Nel caso di Porta Vittoria, secondo i magistrati Coppola avrebbe sottratto fondi per trasferirli in altre società con sede in Lussemburgo di cui era titolare. Contro di lui è in corso anche un altro processo relativo ad accuse di estorsione contro la società proprietaria dell’area del progetto di Porta Vittoria. Coppola si è sempre dichiarato innocente.