Riyad, la capitale dell’Arabia Saudita, è stata scelta per ospitare l’Expo 2030: Roma è stata quindi esclusa

Un cartellone che sponsorizza la candidatura di Riyad a Parigi, 28 novembre (AP Photo/Thomas Padilla)
Un cartellone che sponsorizza la candidatura di Riyad a Parigi, 28 novembre (AP Photo/Thomas Padilla)

Martedì Riyad, la capitale dell’Arabia Saudita, è stata scelta per ospitare l’Expo 2030 dal Bureau International des Expositions (Bie), l’organizzazione intergovernativa che gestisce le esposizioni universali (o Expo). Dopo varie fasi di selezione erano rimaste tre città candidate: oltre a Riyad c’erano Busan, in Corea del Sud, e Roma.

Riyad era descritta da tempo come ampiamente favorita, benché alcune associazioni umanitarie si fossero fortemente lamentate della sua candidatura con il Bie, per via delle violazioni dei diritti umani in Arabia Saudita.
Il Bie è composto da 182 paesi, ognuno dei quali aveva un delegato che poteva dare la propria preferenza a una delle tre città: Riyad ha vinto in modo netto con 119 voti, seguita da Busan con 29 e da Roma con 17.