Il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, è stato assolto dall’accusa di aver modificato illecitamente una lista elettorale

Riccardo Molinari (ANSA/ANGELO CARCONI)
Riccardo Molinari (ANSA/ANGELO CARCONI)

Venerdì un giudice di Torino ha assolto il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari dall’accusa di aver modificato illecitamente una lista elettorale per motivi politici. Assieme a lui sono stati assolti anche il parlamentare della Lega Alessandro Benvenuto e Fabrizio Bruno, delegato della Lega al deposito delle liste elettorali del comune di Moncalieri, in provincia di Torino. Secondo le accuse i tre avrebbero cancellato illecitamente il nome del candidato al consiglio comunale Stefano Zacà dalla lista elettorale per le elezioni amministrative di Moncalieri del 2020. Il giudice ha deciso l’assoluzione perché «il fatto non sussiste».

Secondo la procura, che aveva chiesto una condanna a otto mesi di reclusione, gli imputati avrebbero escluso Zacà su richiesta di membri di Forza Italia, partito alleato della Lega, e di cui Zacà in passato era stato un esponente. Molinari e Benvenuto avrebbero quindi chiesto a Bruno di cancellare con un tratto di penna il nome di Zacà. Secondo l’avvocato dei tre imputati, la cancellazione del nome sulla lista dei candidati non avrebbe avuto alcun valore ufficiale, e Zacà non sarebbe invece stato candidato perché mancavano il suo curriculum e la sua accettazione, documenti indispensabili per la sua candidatura. Prima delle elezioni il Consiglio di Stato, l’organo di secondo grado della giustizia amministrativa, aveva comunque ordinato il reinserimento di Zacà nella lista.