Una magistrata riceverà un risarcimento di 80mila euro per essere stata diffamata dalla trasmissione televisiva di Rete 4 “Fuori dal coro”

Mario Giordano, conduttore di “Fuori dal coro” (ANSA / MATTEO BAZZI)
Mario Giordano, conduttore di “Fuori dal coro” (ANSA / MATTEO BAZZI)

Una magistrata della procura di Massa riceverà un risarcimento di 80mila euro per essere stata diffamata dalla trasmissione televisiva di Rete 4 Fuori dal coro, in quattro puntate in cui si parlava di come la magistrata aveva gestito una causa legata all’occupazione abusiva di case. Secondo la sentenza – di cui il Corriere della Sera ha pubblicato alcune parti – la trasmissione non avrebbe solo criticato l’operato della magistrata, ma l’avrebbe diffamata esponendo «inutilmente la persona del magistrato al pubblico scherno». Fuori dal coro è condotta dal giornalista Mario Giordano, che è stato condannato al risarcimento insieme a RTI, la società di proprietà di Mediaset che produce il programma. Giordano e RTI sono stati condannati a risarcire 20mila euro per ognuna delle quattro puntate in cui si parlava della vicenda: è una cifra piuttosto alta per una causa di questo genere.

Secondo il giudice che ha emesso la sentenza, per agire nei limiti del diritto di critica la trasmissione avrebbe dovuto rivolgere le critiche genericamente alla procura di Massa, quindi un «ufficio impersonale», senza attaccare personalmente la magistrata, esponendola così «a pubblico ludibrio». In particolare nella trasmissione la giudice era stata definita «timorosa e pusillanime, scesa a patti con gli occupanti abusivi». Per arrivare a una condanna per diffamazione non è necessario che si dica una cosa falsa, si può diffamare anche dicendo una cosa vera: secondo il giudice, in ogni caso, dai documenti presentati al processo sarebbe emersa «una realtà del tutto opposta» a quella rappresentata nella trasmissione.

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