È morto Ernesto Ferrero, scrittore, dirigente di molte case editrici e a lungo direttore del Salone del Libro di Torino

Ernesto Ferrero nel 2016 (Nicolò Campo/Pacific Press via ZUMA Wire, ANSA)
Ernesto Ferrero nel 2016 (Nicolò Campo/Pacific Press via ZUMA Wire, ANSA)

È morto a 85 anni lo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero, uno dei più autorevoli addetti ai lavori dell’editoria italiana e direttore del Salone del Libro di Torino dal 1998 al 2016.

Nato a Torino nel 1938, Ferrero aveva cominciato a lavorare nell’editoria nel 1963, era stato direttore editoriale di Einaudi dal 1984 al 1989, poi segretario generale di Bollati Boringhieri, direttore editoriale in Garzanti e infine direttore letterario di Mondadori. Fu anche un autore di romanzi, per adulti e per ragazzi. Il primo, Cervo Bianco, uscì nel 1980 ed è basato sulla storia vera di un falso capo indiano che ebbe molto successo nell’Italia degli anni Venti. Anche gli altri romanzi di Ferrero sono legati a storie vere: N., pubblicato nel 2000, parla di Napoleone Bonaparte, raccontato dal bibliotecario che fu con lui nell’esilio all’Isola d’Elba. Con quel romanzo, poi trasposto nel film di Paolo Virzì N (Io e Napoleone), Ferrero vinse il Premio Strega, il più importante premio letterario italiano.

Il suoi ultimi libri pubblicati sono Album di famiglia. Maestri del Novecento ritratti dal vivo (2022) e Italo (2023): il primo è un libro di memorie in cui Ferrero ha raccontato i suoi numerosi incontri con grandi scrittori ed editori nel corso della sua carriera; il secondo è dedicato a Italo Calvino, con cui Ferrero lavorò a lungo. Entrambi sono pubblicati da Einaudi, come la maggior parte degli altri libri di Ferrero.