La Russia è stata sospesa dal Comitato Olimpico Internazionale per aver annesso le organizzazioni sportive delle regioni ucraine occupate

(AP Photo/Felipe Dana, Pool)
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Il Comitato Olimpico Russo (ROC) è stato sospeso con effetto immediato dal movimento olimpico per aver incluso all’interno della sua organizzazione i comitati sportivi locali delle quattro regioni ucraine occupate e annesse alla Russia nel settembre del 2022 con un referendum illegale. La sospensione è stata decisa e comunicata giovedì dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Se rimarrà tale pregiudicherà la partecipazione degli atleti russi ai prossimi Giochi olimpici, che peraltro era già sottoposta a limitazioni sia per le sanzioni decise in seguito all’invasione dell’Ucraina, sia per le conseguenze dei precedenti scandali legati al doping.

Il CIO ha descritto l’annessione dei comitati regionali ucraini da parte della Russia, avvenuta lo scorso 5 ottobre, come «unilaterale» e l’ha sanzionata in quanto rappresenta una violazione della Carta Olimpica, il documento che determina principi e statuti del movimento olimpico. Le regioni in questione sono Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Tra le altre conseguenze di questa sospensione c’è l’esclusione dalla distribuzione dei fondi destinati periodicamente ai comitati olimpici nazionali.

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