Secondo diversi giornali statunitensi Donald Trump avrebbe rivelato segreti relativi ai sottomarini nucleari statunitensi a un imprenditore australiano

(AP Photo/Mary Altaffer)
(AP Photo/Mary Altaffer)

Molti giornali statunitensi scrivono che i pubblici ministeri federali che stanno lavorando al caso dei documenti riservati ritrovati nella villa dell’ex presidente Donald Trump a Mar-a-Lago hanno interrogato un uomo d’affari australiano, Anthony Pratt, con cui Trump avrebbe condiviso informazioni riservate sull’arsenale di sottomarini nucleari del paese durante una serata tra amici.

Pratt, miliardario che gestisce una delle più grandi aziende di cartone del mondo e membro del club di golf di Mar-a-Lago, di proprietà di Trump, avrebbe poi condiviso i dettagli riservati con molte altre persone, mettendo potenzialmente in pericolo la flotta nucleare statunitense. Tra le informazioni rivelate ci sarebbe il numero di testate nucleari trasportate dalle navi e quanto possono avvicinarsi alle loro controparti russe senza essere scoperte.

Trump è accusato di aver tenuto illegalmente per sé decine di documenti riservati e top secret dopo aver lasciato la presidenza e di aver poi cercato di ostacolare i tentativi del governo di riottenerli, violando il Presidential Records Act, una legge che impone ai presidenti statunitensi di consegnare agli archivi nazionali tutti i documenti prodotti dalla propria amministrazione.

La storia di Pratt potrebbe aiutare i pubblici ministeri a stabilire che l’ex presidente avesse l’abitudine di gestire informazioni riservate in modo incauto. Sembra comunque che Trump non abbia effettivamente mostrato a Pratt nessuno dei documenti in suo possesso, quindi i pubblici ministeri stanno considerando anche la possibilità che Trump stesse mentendo o esagerando nella sua conversazione con lui.

– Leggi anche: Cosa sono questi documenti “classificati”