Travis King, il soldato statunitense che era entrato illegalmente in Corea del Nord, è stato riportato negli Stati Uniti

(AP Photo/Ahn Young-joon)
(AP Photo/Ahn Young-joon)

Il governo degli Stati Uniti ha fatto sapere che il soldato statunitense Travis King, che a luglio era entrato illegalmente in Corea del Nord, è stato rimpatriato. King era stato espulso dalla Corea del Nord mercoledì, e giovedì mattina è arrivato in una base militare del Texas dove è stato messo in custodia da parte delle autorità statunitensi. Un portavoce del dipartimento di Stato ha fatto sapere che King è in buone condizioni di salute e che la sua liberazione è avvenuta grazie all’intermediazione del governo svedese, dato che gli Stati Uniti non hanno relazioni diplomatiche dirette con la Corea del Nord.

King era entrato in Corea del Nord il 18 luglio: aveva appena finito di scontare una pena di quasi due mesi in Corea del Sud con l’accusa di aggressione, era stato rilasciato e avrebbe dovuto essere trasferito negli Stati Uniti, dove con buone probabilità sarebbe stato avviato un provvedimento disciplinare a suo carico. La scorta militare lo aveva lasciato all’ingresso del terminal dell’aeroporto, da dove avrebbe dovuto imbarcarsi. King però non era mai salito sull’aereo: era andato via e si era unito a un tour guidato diretto alla Joint Security Area, l’unico punto di contatto diretto tra gli eserciti delle due Coree. Non è mai stato chiarito del tutto perché avesse deciso di oltrepassare il confine.