Francesca Pascale è stata assolta dall’accusa di aver diffamato Matteo Salvini condividendo un finto tweet del leader della Lega

(Mario Cartelli/LaPresse)
(Mario Cartelli/LaPresse)

Francesca Pascale, nota per essere stata in passato per diversi anni compagna dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è stata assolta dall’accusa di aver diffamato il leader della Lega Matteo Salvini. Il processo era cominciato nel gennaio del 2021 dopo che Salvini aveva denunciato Pascale per aver pubblicato una storia su Instagram in cui mostrava un tweet attribuito a Salvini che però era falso.

Nel finto tweet era scritto: «Qualcuno mi chiede cosa penso degli italiani che vivono all’estero, ed io rispondo sempre che ognuno dovrebbe vivere nel proprio paese e dovrebbe partecipare alla crescita dello stesso. Chi scappa non merita di stare qui, lo considero un fannullone, e non è un caso che in genere siano sempre MERIDIONALI ed AFRICANI ad andarsene, gente senza la cultura del lavoro». Pascale aveva commentato il tweet scrivendo su Instagram: «Per non dimenticare. Quest’individuo dai valori razzisti e violenti si appresta a diventare leader indiscusso del centrodestra. Piuttosto voterò Paperino». Pascale si era difesa sostenendo che avesse condiviso quel tweet in buona fede perché convinta che fosse realmente di Salvini. Alla fine la giudice del tribunale di Lecco le ha dato ragione e l’ha assolta con formula piena.