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  • Martedì 19 settembre 2023

Biden ha invitato le Nazioni Unite a una reazione collettiva contro l’aggressione russa

Il presidente degli Stati Uniti ha detto che «nessun paese potrà sentirsi al sicuro se permettiamo alla Russia di fare a pezzi l'Ucraina»

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden all'Assemblea generale delle Nazioni Unite (AP Photo/Richard Drew)
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden all'Assemblea generale delle Nazioni Unite (AP Photo/Richard Drew)

Il presidente statunitense Joe Biden martedì è stato fra gli oratori dell’annuale Assemblea generale delle Nazioni Unite, in corso a New York. Il suo discorso è durato circa 30 minuti e ha avuto come tema centrale la guerra in Ucraina. Biden ha definito l’invasione da parte della Russia «una guerra illegale di conquista iniziata senza alcuna provocazione» e ha ribadito che le uniche responsabilità della guerra sono quelle del regime di Vladimir Putin.

Il discorso di Biden è stato principalmente un invito alla comunità internazionale a intraprendere un’azione collettiva nei confronti della Russia. Il presidente statunitense ha sottolineato come le stesse istituzioni sovranazionali, comprese le Nazioni Unite, siano «messe in discussione» dall’aggressione russa.

La Russia pensa che il mondo si stancherà e le permetterà di brutalizzare l’Ucraina senza conseguenze. Ma se noi abbandoniamo i principi di base della Carta delle Nazioni Unite per riconciliarci con un aggressore, quale stato membro potrà sentirsi protetto? Se permettiamo che si faccia a pezzi l’Ucraina, l’indipendenza di quale nazione potrà dirsi al sicuro?

Biden ha quindi ribadito che gli Stati Uniti e i suoi alleati sosterranno lo sforzo bellico dell’Ucraina «tanto a lungo quanto servirà» e ha sostenuto la necessità di ampliare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, attraverso una riforma dello statuto. L’organo esecutivo dell’ONU prevede al momento quindici membri, di cui cinque permanenti: Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti. Il potere di veto dei membri permanenti, e in particolare quello della Russia, ha bloccato fin qui ogni risoluzione riguardo alla guerra in Ucraina. Biden ha suggerito che il Consiglio di Sicurezza avrebbe bisogno di «più voci» e ha poi proposto che lo stesso Consiglio approvi l’invio di una forza internazionale ad Haiti, paese alle prese con lo strapotere delle gang criminali.

Volodymyr Zelensky alle Nazioni Unite (AP Photo/Mary Altaffer)

Martedì ha parlato all’Assemblea anche il presidente brasiliano Lula, che seppur condannando l’invasione russa ha sottolineato più volte la necessità di mettere fine alla guerra attraverso «il dialogo» e ha criticato proprio le istituzioni delle Nazioni Unite:

La guerra in Ucraina rende palese la nostra incapacità collettiva di far applicare i principi e gli obiettivi della Carta delle Nazioni Unite. Nessuna soluzione sarà di lunga durata se non basata sul dialogo.

All’Assemblea generale delle Nazioni Unite era presente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha accusato la Russia di «genocidio» e di utilizzare «il prezzo del cibo e le centrali nucleari come armi». Per ragioni diverse non erano invece presenti i leader di Regno Unito, Francia, India, Russia e Arabia Saudita.