In Bangladesh due attivisti sono stati condannati a due anni di carcere per il loro lavoro di documentazione delle violazioni di diritti umani nel paese

(@muktadirnewage/Twitter)
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Un tribunale del Bangladesh ha condannato a due anni di carcere due attivisti per i diritti umani: Adilur Rahman Khan, 63 anni, e Nasiruddin Elan, 57. I due sono a capo dell’organizzazione umanitaria Odhikar, una delle più importanti tra quelle che operano nel paese, e da anni si occupano di documentare scomparse di attivisti critici nei confronti del governo, presunti omicidi politici e violenze commesse dalla polizia. Le accuse per cui sono stati ritenuti colpevoli riguardano un documento pubblicato una decina di anni fa che conteneva un resoconto di quelli che secondo le indagini dell’organizzazione erano omicidi commissionati dal governo, e nello specifico «per aver pubblicato e fatto circolare informazioni false che urtano i sentimenti religiosi e minacciano l’immagine dello stato».

Solo pochi giorni prima, le Nazioni Unite avevano espresso preoccupazione per le intimidazioni e le violenze commesse all’interno dei tribunali del Bangladesh nei confronti di attivisti e leader politici dell’opposizione, definendo lo stato della democrazia nel paese «preoccupante».