Perché è difficile far incontrare chi offre e chi cerca lavoro

Come superare lo "skill mismatch" e migliorare la formazione continua, anche attraverso una piattaforma online pensata per le piccole e medie aziende

(Gility)
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La formazione continua aziendale, cioè l’aggiornamento costante delle competenze dei dipendenti, ha un ruolo importante nell’attuale mercato del lavoro. Per chi lavora, migliorare e aggiornare le proprie competenze significa rendersi più competitivi, crescere professionalmente, accedere a nuovi ruoli. Le competenze vanno aggiornate per essere in linea con le novità del mercato del lavoro, e in generale con l’evoluzione culturale, tecnologica ed economica della società. Grazie alla formazione continua si è più competenti ed efficaci, e questo processo può anche portare a voler cambiare la propria area di lavoro. Senza aggiornamento professionale lavoratrici e lavoratori rischiano di rimanere indietro. E così le aziende.

In Italia le PMI, cioè le piccole e medie imprese che impiegano da 10 a 249 dipendenti, sono un elemento molto importante dell’economia, contribuendo per il 37 per cento al PIL nazionale. Per queste realtà è fondamentale avere personale sempre aggiornato sulle continue evoluzioni digitali e tecnologiche (un esempio su tutti è quello dei programmi gestionali), e che si sappia orientare in un mercato sempre più globale, nel quale è importante saper comunicare con altre culture. La formazione continua aiuta così a elevare la cultura e la professionalità sia dei singoli dipendenti che dell’azienda nel suo complesso.

Tuttavia, non è sempre facile far incontrare domanda e offerta. È il cosiddetto skill mismatch, cioè la mancata corrispondenza tra le competenze in possesso dei lavoratori, o dei candidati tali, e quelle richieste dalle aziende. Si tratta di un fenomeno globale considerato nell’ultimo decennio molto preoccupante da chi studia il mercato del lavoro. Questo squilibrio è duplice: da un lato ci sono persone non adeguatamente formate per certi lavori, dall’altra ci sono persone troppo formate per il lavoro che svolgono attualmente. Un doppio sbilanciamento che crea una perdita di produttività.

È dunque importante che la formazione sia finalizzata ad ottenere le corrette competenze, ma non sempre i corsi di formazione proposti vanno in questa direzione: tanto le persone quanto le aziende non riescono a valutare quali siano i corsi migliori e quelli più adatti alle proprie esigenze. Non sempre sono chiare le opportunità di crescita professionale, e spesso ci sono molti corsi non adeguati e difficili da seguire. Il panorama formativo può apparire dispersivo e confuso, anche a causa della proliferazione dei corsi online avvenuta durante e dopo la pandemia.

Alcune PMI stanno cercando di migliorare le possibilità di aggiornamento professionale, ma molte hanno ancora difficoltà a programmare le attività formative, a gestire le scadenze, l’organizzazione dei turni per far frequentare ai propri dipendenti i corsi, in particolare quelli obbligatori per legge. Nel nostro paese chi si occupa di risorse umane deve svolgere tutta una serie di mansioni anche molto diverse fra loro, e può capitare che programmare la formazione continua finisca per essere considerato meno importante all’interno del lavoro quotidiano.

Per supportare l’evoluzione delle piccole e medie imprese e innovare la formazione, nel 2022 è stata fondata Gility, sostenuta da Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital e BPER Banca. Gility offre una piattaforma digitale, semplice da utilizzare, all’interno della quale è possibile accedere a un ampio catalogo di corsi e-learning selezionati tra i più avanzati sul mercato e progettati da enti formativi specializzati. Sono presenti corsi di aggiornamento obbligatori, ad esempio sugli aspetti normativi, e corsi dedicati allo sviluppo di competenze professionali trasversali (marketing, vendite, finanza). Un’altra caratteristica dei corsi scelti da Gility è inoltre di essere pensati per essere “ingaggianti”, cioè per catturare l’attenzione di chi li frequenta e rendere piacevole la partecipazione ai corsi stessi.

Inoltre, un team di consulenti è sempre a disposizione per aiutare le aziende. Sono esperti in progettazione didattica e in formazione finanziata, cioè quella organizzata dai fondi Interprofessionali per la Formazione Continua: si tratta di enti privati previsti con lo scopo di gestire i contributi versati dalle aziende per la formazione e l’aggiornamento dei propri dipendenti.

La piattaforma di Gility punta ad aiutare le PMI a risolvere la complessità delle procedure burocratiche nell’area formativa, specialmente nella formazione finanziata, e ad aiutare i responsabili delle risorse umane e imprenditori.

La piattaforma di Gility è infatti pensata per soddisfare le esigenze delle PMI: l’obiettivo è diventare un punto di riferimento nel settore della formazione online, garantendo l’accesso a una selezione di corsi di qualità all’interno dell’attuale variegata offerta formativa in cui spesso è difficile orientarsi. Gility si propone di inserire nel proprio catalogo corsi che permettano alle aziende di formare i propri dipendenti non solo sulle materie indispensabili oggi per colmare lo skill mismatch, ma anche per guardare al futuro, cioè per acquisire competenze su settori di mercato in cui l’azienda può crescere in prospettiva.

Attraverso la richiesta di iscrizione gratuita alla piattaforma, Gility dà la possibilità ai responsabili delle risorse umane delle aziende e anche al singolo dipendente di consultare il catalogo (Gility al momento non è disponibile per privati, solo per aziende e PMI). Navigare nella piattaforma è semplice e intuitivo. Lo si può fare gratuitamente richiedendo l’accesso e non viene addebitato alcun costo di abbonamento perché l’attivazione del servizio è sempre gratuita. Si paga soltanto nel momento in cui si scelgono i corsi. Una volta selezionati si possono creare piani formativi su misura per il singolo dipendente o per specifici team. Un piano formativo comprende uno o più corsi, e può essere destinato a una sola persona o a più persone.

Da gennaio 2023 Gility è inoltre diventata una società benefit: vengono dette così le aziende che, oltre agli obiettivi di profitto, cercano di avere anche un impatto positivo sulla società. Ha così cambiato il proprio statuto societario: i suoi obiettivi sono ora anche l’arricchimento culturale, informativo e digitale all’interno delle imprese e il potenziamento delle competenze, oltre a ridurre le disuguaglianze promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo che favorisca la crescita personale, professionale e culturale.

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