La procura di Ivrea sta indagando su quattro dirigenti della ditta per cui lavoravano gli operai morti nell’incidente ferroviario di Brandizzo

La sede della Si.gi.fer. di Borgo Vercelli, davanti alla quale qualcuno ha scritto sull'asfalto "Assassini. Basta appalti", l'11 settembre 2023 (ANSA/Roberto Maggio)
La sede della Si.gi.fer. di Borgo Vercelli, davanti alla quale qualcuno ha scritto sull'asfalto "Assassini. Basta appalti", l'11 settembre 2023 (ANSA/Roberto Maggio)

Mercoledì la procura di Ivrea ha iscritto tra gli indagati quattro persone che svolgono ruoli dirigenziali all’interno della Si.gi.fer di Borgo Vercelli, la ditta per cui lavoravano i cinque operai morti nell’incidente ferroviario di Brandizzo, in provincia di Torino. Le accuse ipotizzate dai procuratori sono di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario colposo. Erano già indagate le due persone sopravvissute all’incidente: Antonio Massa, tecnico di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e addetto al cantiere in cui lavoravano gli operai, e Andrea Girardin Gibin, capocantiere dell’azienda Si.gi.fer.

Alla Si.gi.fer. erano stati appaltati i lavori sui binari vicino alla stazione di Brandizzo, sulla linea ferroviaria tra Alessandria e Torino. Le indagini dovranno ricostruire come è avvenuto l’incidente e in particolare dovranno appurare come un treno sia potuto passare su un binario su cui una squadra di operai era al lavoro. Le prime indicazioni provenienti dalla procura sembrano indicare che ci siano stati uno o più errori e omissioni nelle procedure di autorizzazione all’avvio dei lavori.

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