La tennista Simona Halep, ex numero uno al mondo, è stata squalificata 4 anni per doping

(Julian Finney/Getty Images)
(Julian Finney/Getty Images)

La tennista romena Simona Halep è stata squalificata quattro anni per aver violato due volte il protocollo internazionale dell’antidoping. Halep era stata inizialmente sospesa dopo gli US Open dello scorso anno per aver assunto il Roxadustat, un farmaco per il trattamento dell’anemia vietato agli atleti in quanto «agente dopante del sangue». La seconda violazione era stata riscontrata lo scorso maggio, quando erano emerse ulteriori irregolarità nel suo Passaporto biologico (il sistema usato per tenere traccia nel tempo dei parametri ematici degli atleti).

A giugno il suo caso era stato discusso da un tribunale indipendente e Halep aveva potuto testimoniare di persona sostenendo la tesi della contaminazione. Lunedì 11 settembre il tribunale ha infine confermato le violazioni riscontrate. Nel primo caso ha ritenuto troppo alta la concentrazione di Roxadustat nelle urine per poter essere giustificata come contaminazione, mentre nel secondo si è rimesso al parere degli esperti interpellati, secondo i quali le irregolarità nel Passaporto biologico corrispondono a un «probabile uso di doping».

Halep compirà 32 anni il prossimo 27 settembre e fino alla sospensione era stata una delle tenniste più forti della sua generazione. In carriera ha vinto 24 titoli e disputato cinque finali nei tornei del Grande Slam, vincendo un’edizione del Roland Garros nel 2018 e il torneo di Wimbledon nel 2019. Secondo quest’ultima sentenza — a cui potranno seguire dei ricorsi — Halep tornerà a giocare non prima del 6 ottobre 2026.

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