Negli Stati Uniti un uomo accusato di avere minacciato online il presidente statunitense Joe Biden è stato ucciso durante un’operazione dell’FBI

Il presidente statunitense Joe Biden (AP Photo/Susan Walsh)
Il presidente statunitense Joe Biden (AP Photo/Susan Walsh)

Mercoledì a Provo, nello stato americano dello Utah, un uomo accusato di avere minacciato online di compiere atti violenti contro il presidente statunitense Joe Biden è stato ucciso dall’FBI durante un’operazione per arrestarlo. L’uomo si chiamava Craig Deleeuw Robertson, era un sostenitore dell’ex presidente Donald Trump ed è morto poche ore prima di una visita nello Utah di Biden. Non ci sono molte informazioni sull’operazione: due agenti sentiti in forma anonima da Associated Press hanno detto che Robertson era armato nel momento in cui è stato ucciso.

Lunedì Robertson aveva condiviso su Facebook un messaggio che diceva: «Ho sentito che Biden viene nello Utah: sto tirando fuori la mia tuta mimetica e spolverando il mio fucile da tiratore M24». Il post era l’ultimo di una serie in cui Robertson condivideva foto di armi e messaggi violenti contro Biden e altri importanti funzionari del governo e delle istituzioni. Tra le altre cose lo scorso settembre aveva pubblicato su Facebook un altro post in cui diceva: «È arrivato il momento per uno o due assassinii presidenziali: prima Joe e poi Kamala!!!», riferendosi alla vicepresidente Kamala Harris.