Almeno tre persone sono state uccise in un’operazione dell’esercito israeliano nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania

(AP Photo/Majdi Mohammed)
(AP Photo/Majdi Mohammed)

Domenica l’esercito israeliano ha ucciso tre palestinesi nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, il territorio che Israele occupa dal 1967 e che i palestinesi rivendicano come proprio: i tre palestinesi, un uomo di 26 anni e altri due di cui non si conosce l’età, erano a bordo di un veicolo che sarebbe stato colpito con oltre 100 proiettili, secondo l’agenzia di stampa palestinese Quds News Network. L’esercito israeliano sostiene che le tre persone fossero in procinto di compiere un attentato di qualche tipo, su cui non sono state date informazioni più precise. L’esercito ha detto inoltre di aver trovato a bordo del veicolo un fucile d’assalto M-16.

L’operazione dell’esercito israeliano è stata compiuta il giorno dopo un attacco armato a Tel Aviv, in Israele, in cui un uomo ha iniziato a sparare nel centro della città e ha ucciso un poliziotto israeliano. Secondo la polizia l’uomo, successivamente ucciso, era palestinese e proveniva dal campo profughi di Jenin. Proprio in quel campo profughi l’esercito israeliano ha recentemente effettuato una grossa operazione militare durata 48 ore, in cui sono morte 12 persone e centinaia sono state ferite. Quest’anno in Cisgiordania sono già stati uccisi oltre 200 palestinesi.

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