La schermitrice ucraina Olga Kharlan, squalificata per non aver stretto la mano all’avversaria russa Anna Smirnova, è stata riammessa ai Mondiali

Olga Kharlan
(Tibor Illyes/ MTI via AP)

La schermitrice ucraina Olga Kharlan, che era stata squalificata dai Mondiali in corso a Milano per non aver stretto la mano all’avversaria russa Anna Smirnova, è stata riammessa al torneo. Giovedì al termine della gara di sciabola tra le due schermitrici Smirnova aveva occupato una delle pedane di gara per quasi un’ora, come protesta per non essere stata salutata da Kharlan, come previsto dalla prassi della scherma. Kharlan, che aveva vinto la gara, non le aveva dato la mano, ma si era limitata a porle la sciabola: un gesto per cui aveva ottenuto la squalifica da parte della Federazione internazionale di scherma (FIE), cosa che aveva provocato ampie polemiche.

Kharlan ha raccontato a Sky Sport di aver informato il giorno prima della gara la FIE della sua intenzione di non dare la mano all’avversaria russa, ma di voler soltanto porgerle la sciabola (come si era fatto durante la pandemia) per questioni personali, legate ai risvolti dell’invasione russa in Ucraina. Kharlan aveva quindi chiesto alla FIE di non essere sanzionata, e a suo dire la FIE l’aveva rassicurata in tal senso. In un secondo momento tuttavia la federazione l’aveva squalificata ugualmente. La decisione della FIE era stata ritenuta troppo precipitosa, condizionata da influenze russe e più in generale dal peso che la Russia ha nella scherma, sport in cui è uno dei paesi più vincenti e con maggior tradizione.