La Corte d’assise di Pisa ha condannato per omicidio volontario due ex commilitoni di Emanuele Scieri, il paracadutista ucciso nel 1999 nella caserma Gamerra

(SALVATORE RAGONESE/ANSA-ARCHIVIO/TO)
(SALVATORE RAGONESE/ANSA-ARCHIVIO/TO)

La Corte d’assise di Pisa ha condannato per omicidio volontario gli ex caporali della Brigata Paracadutisti “Folgore” Alessandro Panella e Luigi Zabara, accusati dell’omicidio del commilitone Emanuele Scieri; le pene inflitte sono rispettivamente di 26 e 18 anni di carcere. Il cadavere di Emanuele Scieri, un soldato di leva, era stato rinvenuto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto del 1999. Panella e Zabara si sono sempre dichiarati innocenti e hanno detto che faranno ricorso contro la sentenza.

Secondo la ricostruzione della procura di Pisa, Scieri fu vittima di gravi atti di nonnismo: dopo averlo fatto spogliare e picchiato, Panella e Zabara costrinsero il commilitone a salire sulla cosiddetta “torre di asciugatura” dei paracadute (una struttura dove i paracadute venivano messi ad asciugare dopo essere stati lavati). Nel tentativo di scappare, mentre gli venivano schiacciate le nocche con gli scarponi, Scieri cadde dalla torre.

Inizialmente il caso venne archiviato come un suicidio. Nel 2018 – tre anni dopo l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla vicenda, che parlò di una «disciplina parallela» all’interno della caserma – la procura indagò Panella e Zabara. Altri tre militari, che optarono per il rito abbreviato, vennero indagati nel 2021 ma poi assolti.