La campagna di Venezia per attirare nuovi medici di base

Punta molto sul fascino della città e il suo slogan è: «Dottore, la città più bella del mondo ti aspetta»

(ULSS3 Serenissima)
(ULSS3 Serenissima)

L’azienda sanitaria locale di Venezia (ULSS 3 Serenissima) ha avviato questa settimana una campagna promozionale per attirare nuovi medici di base, di cui c’è scarsità in tutto il paese ma in particolare in alcune zone. Secondo i dati forniti durante la presentazione della campagna, nel centro storico di Venezia ci sono soltanto 45 medici di base e la loro età media è particolarmente alta, con la conseguenza che molti di loro andranno in pensione nel giro di qualche anno.

Per ovviare al problema, la campagna – promossa anche dal comune – tenta di fare leva sul fascino della città. Lo slogan è: «Dottore, la città più bella del mondo ti aspetta», proiettato venerdì sera sulla facciata dell’Ospedale civile di Santi Giovanni e Paolo. Venezia è poco attrattiva anche perché vivere in città è complicato e ha costi molto alti, quindi per un medico di base non è conveniente trasferirsi. Per questo, la campagna prevede che l’azienda sanitaria locale e il comune mettano a disposizione un ambulatorio per operare a un canone agevolato, e assistano il medico o la medica nella ricerca di una sistemazione. Tra le altre cose è previsto anche un parcheggio gratuito immediatamente fuori dal centro storico.

Un altro slogan della campagna, le cui grafiche sono state disegnate dall’artista veneziano Lucio Schiavon, è: «Portaci la tua vita professionale, a tutto il resto pensa Venezia». Le stesse grafiche fanno parte di una campagna che andrà anche sui giornali locali e nazionali, sulle riviste di settore, su siti specialistici e sui social network. Nell’evento di presentazione è intervenuta la consigliera comunale Francesca Rogliani, che ha detto: «Si tratta di un tema che sta coinvolgendo, a vari livelli, tutte le aziende socio sanitarie locali italiane ma che qui a Venezia sta avendo un impatto maggiore a causa della conformazione territoriale della nostra città».

 

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La carenza di medici riguarda in generale il Servizio sanitario nazionale, ed è un problema che ha varie cause piuttosto complesse, che hanno a che fare con il percorso di formazione e con il modo in cui sono strutturate le graduatorie. Le due cause principali che hanno contribuito al problema sono il tetto di spesa per il personale sanitario imposto alle regioni con la legge finanziaria per il 2007, e il cosiddetto “imbuto formativo”, cioè la difficoltà a formare gli specialisti necessari dopo che hanno conseguito la laurea.

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