A Hong Kong sono stati arrestati cinque uomini accusati di aver dato sostegno a dissidenti all’estero

La polizia di Hong Kong (EPA/BERTHA WANG)
La polizia di Hong Kong (EPA/BERTHA WANG)

Giovedì la polizia di Hong Kong ha detto di aver arrestato cinque uomini accusati di aver messo in pericolo la sicurezza nazionale attraverso il loro presunto sostegno a dissidenti residenti all’estero. Gli uomini arrestati sono anche accusati di sostenere l’indipendenza di Hong Kong dalla Cina. Due giorni fa le autorità di Hong Kong avevano messo una taglia su otto attivisti pro-democrazia che si trovano fuori dai confini nazionali: è molto probabile che gli arresti siano collegati a questo fatto. Gli attivisti su cui è stata messa una taglia vivono nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Australia, tutti paesi che non hanno trattati di estradizione con la Cina. Potrebbero però essere detenuti se si trovassero in paesi alleati della Cina.

La polizia di Hong Kong non ha rivelato l’identità degli uomini arrestati, ma secondo i media locali e alcune immagini diffuse dalle agenzie di stampa internazionali tra loro ci sarebbe anche Ivan Lam, l’ex capo del partito pro-democrazia di Hong Kong Demosisto, smantellato nell’ambito della repressione messa in atto negli ultimi anni dal governo cinese sui movimenti per la democrazia ad Hong Kong. Lam aveva fondato Demosisto insieme a Nathan Law, un altro attivista pro-democrazia che oggi vive nel Regno Unito e che è una delle otto persone su cui le autorità di Hong Kong avevano messo una taglia due giorni fa.